Sono Nicola Zingaretti, sono nato l’11 ottobre del 1965 a Roma, dove vivo con mia moglie e le mie due figlie.
Il mio nuovo incarico
Alle elezioni europee dell’8-9 giugno sono stato eletto Eurodeputato per la circoscrizione dell’Italia Centrale. La fiducia di oltre 130.000 elettori mi ha affidato una grande responsabilità: costruire un’Europa più umana e vicina alle persone. Una responsabilità cresciuta ulteriormente quando, il 23 luglio, sono stato nominato capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo.
Dal 25 settembre del 2022 fino a Giugno 2024 sono stato Deputato per il Partito Democratico, eletto nel Collegio Lazio 1-01, che comprende i Municipi di Roma dal I al VI. Ho fatto parte della VII Commissione Permanente della Camera che si occupa di Cultura, Scuola, Università, Ricerca, Sport, Cinema e Spettacolo dal Vivo. Ho potuto seguire tematiche cruciali quali la difesa del nostro patrimonio culturale, le politiche per il diritto allo studio e la necessaria tutela della salute mentale di studentesse e studenti.
Sono stato il presidente della Regione Lazio dal 2013, rieletto nel 2018.
Dopo quasi 10 anni di mandato, possiamo dire di aver cambiato il volto del Lazio. Nel 2013 avevamo ereditato una Regione sull’orlo del fallimento, come scriveva la Corte dei Conti. Con le scelte e le riforme coraggiose di questi anni oggi la seconda Regione italiana per prodotto interno lordo è tornata a competere.
I dati ci dicono che è in testa alle classifiche nazionali per la crescita di imprese e per l’aumento dei posti di lavoro. Il Lazio è diventato leader in Italia per l’innovazione. Siamo la seconda Regione per crescita delle startup. Proprio sviluppare un ecosistema dell’innovazione e della creatività è stato un nostro obiettivo sin dall’inizio e la Banca d’Italia ci indica come la prima Regione per investimenti in questi settori. Oggi, rispetto a ieri, siamo una Regione in cui ci sono più opportunità e più diritti: per tutte e tutti.
Sanità, servizi pubblici, trasporti, ambiente: tutte le azioni intraprese per migliorare la vita delle persone.
Per me uno dei più grandi risultati ottenuti è stato uscire, dopo 12 anni, dal commissariamento della sanità: un risultato che abbiamo raggiunto migliorando la qualità delle cure e i livelli essenziali di assistenza, per garantire il diritto costituzionale alla salute e superare le disuguaglianze anche sotto questo aspetto. Abbiamo fatto partire un grande piano di assunzioni, abbiamo aperto nuove strutture sanitarie e riqualificato gli ospedali. Un investimento in opere pubbliche tra i più importanti del Paese.
Abbiamo aumentato i servizi pubblici senza aumentare i debiti, grazie al lavoro di risanamento dei conti.
Abbiamo cancellato sprechi e privilegi e tagliato 27 società inutili. Abbiamo condotto la campagna vaccinale anti-Covid con efficacia grazie a 120 centri vaccinali, a grandi hub e al coinvolgimento di circa 2500 medici di base e non saremo mai abbastanza grati agli operatori medico sanitari e a tutti coloro che hanno permesso di mettere in sicurezza tutti noi contro questo virus.
Abbiamo pagato 10 miliardi di euro di debiti alle imprese rimettendo in circolo liquidità preziosa per l’economia del territorio e ridotto i tempi di pagamento dei fornitori da 1.000 a 27 giorni. Era più di un impegno, era una questione di civiltà, perché chi lavora con lo Stato non può fallire perché le fatture vengono pagate dopo anni.
Abbiamo puntato con decisione sul miglioramento del trasporto pubblico, trasformando Cotral, l’azienda degli autobus per il trasporto urbano, da carrozzone pieno di debiti ad azienda partecipata con i bilanci in attivo e con autobus moderni ed ecologici. Abbiamo potenziato i treni, e rinnovato l’80% della flotta per i pendolari. In questi anni abbiamo messo l’ambiente al primo posto. Abbiamo installato le barriere anti plastica e anti rifiuti sui fiumi della nostra Regione per renderli più puliti e per riciclare la plastica raccolta e stiamo piantando tanti alberi quanti sono gli abitanti del Lazio con il progetto Ossigeno. Abbiamo sostenuto i giovani under 35 e le donne che vogliono fare impresa con un contributo a fondo perduto fino al 100%.
Lotta alla violenza di genere e all’omofobia: un nostro faro.
E, a proposito di empowerment delle donne, contrastiamo la violenza di genere con tante azioni: dall’ampliamento della rete dei servizi antiviolenza al protocollo d’intesa con l’Ordine degli Avvocati per sostenere le spese legali delle donne che hanno subito violenza e si trovano in condizione di difficoltà economica. Dallo sportello dedicato alle donne vittime di abusi nel mondo dello sport al sostegno per coloro che vogliono ricominciare a vivere partendo da un’idea imprenditoriale da realizzare e molto altro ancora. Contrastiamo l’omofobia e accogliamo le ragazze e ragazzi LGBT+ cacciati di casa a causa del loro orientamento sessuale.