LA COMMISSIONE CHE GUARDA A DESTRA È PIÙ DEBOLE
Abbiamo votato la nuova Commissione europea. Ecco il testo del mio intervento:
“Cara Presidente,
noi guardiamo le cittadine e i cittadini europei che hanno paura del futuro e stanno perdendo la speranza.
I singoli Paesi non potranno da soli garantire il futuro alle persone.
Solo l’Europa può essere una soluzione preziosa, ma deve cambiare.
Non serve l’Europa intergovernativa delle nazioni, che ha paura di scommettere e investire su più forti politiche comuni. Il ritorno verso l’Europa intergovernativa delle nazioni sarebbe un crimine.
Serve un’Europa che, nel disordine mondiale, riprenda la strada dell’integrazione federale, più forte e più umana, protagonista della pace.
Dobbiamo unirci per politiche comuni più incisive sul lavoro, sulla competitività e sull’innovazione dell’industria, sulla ricerca tecnologica, sulla formazione di risorse umane adeguate, sulla transizione ecologica e digitale, su nuovi modelli di welfare e per la salute utili a proteggere le persone.
Dobbiamo unirci intorno a coraggiose riforme che ci rendano un attore globale con una politica estera e di sicurezza comune in difesa della pace, rilancino le cooperazioni rafforzate, ridiscutano il criterio dell’unanimità, disegnino politiche fiscali comuni per portare giustizia dove giustizia non c’è più.
Presidente Von der Leyen, con tutto rispetto, noi a luglio abbiamo votato il suo programma per questi motivi.
Se ha cambiato idea e cerca altre strade sarebbe corretto dirlo senza furbizie o giri di parole perché, ora, quel programma va attuato con i fatti.
I nazionalisti non hanno un’idea diversa di Europa: non vogliono l’Europa unita e, anzi, nel mondo si alleano con i nemici dell’Europa.
Oggi voteremo sì perché l’Europa per esistere deve partire. Non faremo regali a Donald Trump o a Vladimir Putin. Ma da ora nessuno sconto.
Vigileremo per il rispetto del programma e, ogni giorno in ogni spazio parlamentare, combatteremo per far avanzare il progetto di un nuovo europeismo.
Sapendo, per dirla con Altiero Spinelli, che “…la via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà”.
Per questo voteremo si, con questa chiarezza verso un’Europa più forte e più umana”