MELONI ADOTTA LA PERICOLOSA TATTICA DEL BAS. LA SINISTRA SI COMPATTI.
Quella a cui abbiamo assistito ieri è un altro atto del tempo della “mezza verità”. Un mix di bugie per nascondere fallimenti, accuse a molti per creare avversari e vittimismo per compiacere e creare simpatia. Io, Giorgia, sto facendo per l’Italia, gli altri sono i cattivi ma io sono una di voi e mi attaccano per fermarmi. Un metodo consolidato della destra populista.
Per raccogliere voti, in maniera spregiudicata cavalcano i problemi che creano malessere e paura alle persone.
Se vincono le elezioni quei problemi non sanno risolverli e una volta al governo spesso li aggravano e iniziano quella che potremmo definire la pratica del BAS: bugie attacchi e scuse. La destra è allergica alla complessità. Questo è un loro vantaggio nella campagna elettorale. Un disastro quando governano perché rivela un incapacità ad affrontare i problemi. Il risultato di questa condizione è emerso nelle scelte di questi mesi: ossessione nell’occupazione del potere, disinvoltura nel campo della difesa dei diritti, assenza di politiche di sviluppo economico, vera e propria macelleria sociale. In politica estera stendiamo un velo pietoso. Tengono unito un elettorato ma la loro politica non fa bene all’Italia e sta producendo un arretramento culturale e sociale spaventoso che genera solitudini, rancore e paura. A ben guardare qui si apre anche uno spazio enorme per la nostra iniziativa ma occorre stare con chiarezza vicino a questa condizione umana delle persone per difenderne la dignità. Bisognerà unire l’Italia non dividerla. Unire il nord e il sud, le generazioni, gli imprenditori e il mondo del lavoro. Investire su una nuova generazione su formazione e ricerca. Insomma continuare ad indicare una speranza per farcela e promuovere un progetto di Europa politica più unita, forte in grado di fare scelte e renderle credibili. Infine un altro punto. Il pd in questi mesi è stata la forza politica più unitaria e secondo me ha fatto bene. Mi auguro che la conferenza stampa della Meloni spinga tutti gli attori del centrosinistra a una riflessione. In questi mesi tutti gli attori politici del centrosinistra hanno cercato uno spazio con proprie politiche e identità, questo è un fatto positivo ed è bene che continui, ma accanto a questo serve altro. Serve un salto in avanti non negli schemini delle alleanze ma su la necessità di una cultura unitaria nell’agire. Non soffermiamoci sui motivi passati delle fratture, cerchiamo, sui bisogni italiani del presente e del futuro, percorsi e risposte comuni. Il popolo che non si fa comprare dalle sirene della destra di fronte alla gravità della situazione forse aspetta almeno un inversione di tendenza proprio su questo.