Cattive notizie dal Governo
Secondo l’ISTAT i prezzi ad aprile 2023 sono aumentati dell’8,3% rispetto ad aprile 2022, un dato molto alto e in crescita rispetto al valore di marzo (+7,6%).
Il cosiddetto carrello della spesa aumenta del +12,1%.
Le famiglie stanno tagliando anche sui beni alimentari per far fronte all’aumento dei prezzi. Infatti, sempre secondo i dati Istat, a marzo 2023 è aumentata del 7,7% la spesa in valore per generi alimentari, ma è diminuita del 4,9% la quantità acquistata.
Il governo non sta dando risposte efficaci. Al contrario, di fronte a questi dati preoccupanti, il principale provvedimento è stato il decreto del Primo Maggio, che favorisce la precarietà e diminuisce i sostegni ai più deboli.
La Maggioranza ha deciso di favorire i contratti a tempo determinato, prevedendo una contrattazione delle causali e dei termini tra le parti, con un evidente dislivello di “potere contrattuale” tra chi assume e chi viene assunto.
In più, aumenta a 15.000 euro annui il tetto di utilizzo dei Voucher per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Di fatto, si rendono meno convenienti le assunzioni da parte dei datori di lavoro.
A tutto questo si aggiunge anche l’attacco diretto della destra contro i più poveri: viene infatti smantellato il Reddito di cittadinanza, che nel 2022 ha toccato oltre 3 milioni e mezzo di persone garantendogli un sostegno. In Italia ci sono 5,6 milioni di persone in povertà assoluta, tre volte quelli che c’erano nel 2005 (rapporto diseguaglianze 2023 Istat). Tagliare gli aiuti a chi è maggiormente in difficoltà è una scelta scellerata e dannosa.